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Il lavoro da Pc e in Smart Working, in questo momento più che mai, coinvolge moltissime persone.

Per quanto coesistano diversi aspetti positivi legati al lavoro svolto comodamente da casa, i rischi e le controindicazioni sono sempre presenti ed è importante adottare i giusti comportamenti ai fini di preservare la salute e poter lavorare serenamente.

La teleterapia, ovvero la fisioterapia a distanza, si è rivelata fondamentale per i lavoratori in Smart Working che, soprattutto nel periodo corrente, necessitano di essere seguiti ma che non sempre hanno la possibilità di recarsi in studio per una seduta di fisioterapia in presenza o che, per motivi di sicurezza scelgono l’incontro online preferendolo alla visita in studio o al domicilio.

Sulla base di queste necessità è nato Fisiotime, il progetto di teleterapia a distanza ideato dalla Fisioterapista Annamaria Flego.

Un modus operandi che ha fatto il suo esordio durante il lockdown proponendosi come unica soluzione possibile, ad oggi, si è dimostrato una possibilità vantaggiosa e molto apprezzata dai pazienti.

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Com’è nato Fisiotime? Il tuo progetto di fisioterapia a distanza?

Fisiotime è il tuo progetto di fisioterapia a distanza. Come è nato?

Anna Flego Fisiotime ha preso posto nel web nel 2020, dopo un periodo di rodaggio. In seguito al lockdown che ha cambiato il modo di lavorare dei fisioterapisti. Ritrovandoci a casa, abbiamo iniziato a testare la fisioterapia a distanza che fa parte della telemedicina. Il paziente viene seguito attraverso delle piattaforme come Zoom, Skype o in videochiamata.

Fisiotime, inizialmente era un’idea per far capire alle persone che la teleterapia funziona.

Via via sono riuscita a creare un profilo chiaro di quella che è la fisioterapia a distanza e a farlo diventare una realtà effettiva.

 

 

Quali sono i vantaggi del poter seguire i pazienti online?

Che vantaggi hai riscontrato nel seguire i tuoi pazienti online con la teleterapia?

Anna FlegoCome prima cosa il poter stare vicino in un momento in cui vedersi in studio non era possibile. La possibilità di fare una seduta di fisioterapia in sicurezza. I vantaggi sono per la maggior parte per il paziente. Il fisioterapista, di fatto, deve fare un lavoro nuovo e a momenti più impegnativo. Seguire il paziente attraverso la telecamera, richiede delle accortezze che in studio non sono necessarie. I vantaggi per il paziente sono innanzitutto la comodità di svolgere la seduta direttamente da casa, e la tempestività che il lavoro a distanza consente. Talvolta capita di non riuscire a combaciare gli orari del paziente. In questo modo si riesce sempre a trovare un momento della giornata in cui terapista e paziente riescono ad organizzare la teleterapia.

Inoltre c’è la possibilità di fare un programma riabilitativo nel tempo, anche più breve, per monitorare i progressi del paziente che, in questa maniera, non deve recarsi in studio ma semplicemente, attraverso una breve seduta, monitorare i risultati raggiunti.

 

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Quanto incide la postura per chi lavora in Smart Working?

Quanto incide la postura sbagliata per chi lavora da Pc o in Smart Working?

Anna FlegoPer quanto riguarda la postura, è importante specificare per quanto tempo essa viene mantenuta.

Ci sono posture più adeguate per stare bene e altre più impegnative dal punto di vista muscolo scheletrico. Mantenendo una postura estremamente poco confortevole per il corpo, nel lungo periodo – parliamo di mesi o anni – la postura può non andare bene. 

Il discorso principale non è la postura assunta mentre si lavora, ma il movimento. L’importante è variare la posizione. Una postura sbagliata, se accompagnata da uno stile di vita corretto non comporta gravi conseguenze. La persona deve sentirsi bene, essere comoda mentre sta seduta e lavora.

Bisogna, inoltre, tenere in considerazione il livello di attività di ogni persona in relazione alla postura. La postura va associata all’attività motoria quotidiana che si fa o meno se si lavora da casa. I rischi sono legati alla postura o semplicemente all’inattività?

 

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Quali sono i rischi del lavoro al Pc?

Quali sono i rischi correlati al lavoro al Pc?

Anna Flego I rischi sono legati non tanto al lavoro al Pc ma al tempo di permanenza davanti allo schermo e all’inattività che questo lavoro comporta.

I rischi a livello di disturbi muscolo scheletrici sono frequentissimi. Ci sono diverse indicazioni anche per quanto riguarda l’Inail dei disturbi più frequenti che insorgono come il mal di schiena, mal di collo e il mal di testa. Tutti disturbi che possono essere prevenuti e trattati attraverso il movimento. Un disturbo estremamente frequente è il mal di testa. Disturbo che, talvolta, viene trascurato ma che, in realtà, è altamente compromettente se presente in orario di lavoro. Il mal di testa che si presenta mentre si lavora al Pc o in Smart Working va valutato come disturbo muscolo scheletrico, magari legato a un disturbo di cervicale o di postura sbagliata e va risolto.

 

Il digitale ti ha aiutata a migliorare la qualità del tuo lavoro?

Secondo la tua esperienza, il digitale ti ha aiutata a migliorare la qualità del tuo lavoro e il rapporto con il paziente?

Anna FlegoIl digitale è stato una scoperta per me. Come fisioterapista lavoravo sempre a domicilio o in studio. Il digitale ha dato una marcia in più al mio lavoro perché il offre un’opportunità in più al paziente che, ormai, è sempre più digitale. Sa utilizzare uno smartphone, un computer ed è sempre più facile fare una seduta di fisioterapia a distanza. 

Inoltre, rende possibile il lavoro sia a distanza che in presenza e, di conseguenza, un trattamento e un monitoraggio molto efficaci che prima non venivano fatti. La seduta che salta per un ritardo o un contrattempo del paziente può essere facilmente recuperata in digitale in tempi brevi. Proprio oggi è uscito sul quotidiano sanità, l’articolo sulla telemedicina riconosciuta come sistema sanitario nazionale. Sono molto felice di questo perché il digitale è davvero, come ho detto prima, una marcia in più.